"Ero diventato membro di quella che in quei giorni era una specie di massoneria, la massoneria dei cinefili, quelli che chiamavamo malati di cinema. Io ero uno degli insaziabili, uno di quelli che si siedono vicinissimi allo schermo. Perché ci mettevamo così vicino? Forse era perché volevamo ricevere le immagini per primi, quando erano ancora nuove, ancora fresche, prima che sfuggissero verso il fondo, scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore, finché sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo, non fossero ritornate nella cabina di proiezione. Forse lo schermo era veramente uno schermo. Schermava noi, dal mondo."

lunedì 13 agosto 2012

The Iron Lady


Regia: Phyllida Lloyd (Mamma mia!)
Regno Unito, Francia 2011, durata: 105 minuti

Da figlia di un droghiere a Primo Ministro. Ricercatrice chimica laureata ad Oxford, avvocato e madre di due figli. Tratti semplici ma autoritari, quelli di una donna che non accetta compromessi: Margaret Thatcher, una figura controversa.
Phyllida Lloyd cerca di raccontare l'intraprendenza e l'estremo desiderio di affermazione, ma anche gli affetti, le difficoltà emotive e la malattia.
L'impostazione del film, quasi esclusivamente incentrato sul personaggio, ricorda senza dubbio quelle di J.Edgar e del pluripremiato Il Discorso del Re.
Accanto a quello per la miglior attrice protagonista, meritatissimo anche l'Oscar per il miglior trucco (Mark Coulier e J. Roy Helland).
Curiosità: in una parodia del 1982 alcuni comici inglesi (The Comic Strip) ipotizzavano che proprio Meryl Streep potesse interpretare Margaret Thatcher.

In tre parole: degno di nota
Citazione preferita: "Cura i pensieri e diventeranno parole. Cura le tue parole e diventeranno le tue azioni. Cura le tue azioni perchè diventeranno abitudini. Cura le tue abitudini perchè diventeranno il tuo carattere. E cura il tuo carattere perchè diventerà il tuo destino. Quello che pensiamo diventiamo."
Voto: 7
                  

Nessun commento:

Posta un commento