"Ero diventato membro di quella che in quei giorni era una specie di massoneria, la massoneria dei cinefili, quelli che chiamavamo malati di cinema. Io ero uno degli insaziabili, uno di quelli che si siedono vicinissimi allo schermo. Perché ci mettevamo così vicino? Forse era perché volevamo ricevere le immagini per primi, quando erano ancora nuove, ancora fresche, prima che sfuggissero verso il fondo, scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore, finché sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo, non fossero ritornate nella cabina di proiezione. Forse lo schermo era veramente uno schermo. Schermava noi, dal mondo."

sabato 2 maggio 2015

Venere in pelliccia


Titolo originale: La Vénus à la fourrure
Regia: Roman Polanski
Francia 2013, durata: 96 minuti

Adattamento dell'omonima pièce teatrale del co-sceneggiatore David Ives, a sua volta ispirata al romanzo di Leopold von Sacher-Masoch, antesignano del masochismo e padre inconsapevole del termine.
Polanski orchestra un magistrale gioco di scatole cinesi, una matrioska di conturbante perversione, uno squisito esperimento metanarrativo.
Nel ruolo della protagonista Emmanuelle Seigner, moglie del regista, già impersonificante il perturbante e il demoniaco ne La nona porta.

In una parola: pirandelliano
Citazioni preferite: "Tutti siamo facilmente spiegabili ma restiamo inestricabili." "La vita fa di noi quello che siamo in un momento imprevedibile."
Voto: 9
       

2 commenti:

  1. Esempio molto bello di cinema teatrante.
    Un po' statico, per forza di cose (ma mica si può sempre fare cinema con gli inseguimenti di auto, moto, mostri volanti ecc)
    Ottima interpretazione della Seigner

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    1. Concordo, anche se io l'ho trovato molto meno statico rispetto a Carnage...qui tutto, dal soggetto alla sceneggiatura alle musiche di Alexandre Desplat, mi ha profondamente coinvolta!

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