"Ero diventato membro di quella che in quei giorni era una specie di massoneria, la massoneria dei cinefili, quelli che chiamavamo malati di cinema. Io ero uno degli insaziabili, uno di quelli che si siedono vicinissimi allo schermo. Perché ci mettevamo così vicino? Forse era perché volevamo ricevere le immagini per primi, quando erano ancora nuove, ancora fresche, prima che sfuggissero verso il fondo, scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore, finché sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo, non fossero ritornate nella cabina di proiezione. Forse lo schermo era veramente uno schermo. Schermava noi, dal mondo."

giovedì 3 marzo 2016

The Hateful Eight


Regia: Quentin Tarantino
Usa 2015, durata: 187 minuti (70 mm), 167 minuti (digitale)

Wyoming post guerra civile, una diligenza e relativo cocchiere sotto la bufera di neve, una latitante diretta alla forca di Red Rock, due cacciatori di taglie, una lettera del presidente Lincoln, un neo-sceriffo poco credibile, l'emporio di Minnie, un messicano per niente raccomandabile, un boia ammiccante dal linguaggio compito, un cowboy che sembra voler rimanere in disparte, un pacato generale in pensione, del caffè che non lascia scampo, uno stufato di dubbia rivendicazione, una chitarra e svariate pistole.
Con quasi tre ore di dialoghi piuttosto prevedibili tra una serie di personaggi altrettanto scontati Tarantino sbandiera di fronte al mondo la sua capacità di fare Cinema anche senza inventare assolutamente nulla, rifilando allo spettatore la solita vecchia minestra riscaldata.
Musicalmente di grandissimo impatto la scena in cui Joe Gage (Michael Madsen) segue le tracce di sangue sulla neve.
Jennifer Jason Leight semplicemente stupenda.
Doppiaggio italiano veramente tremendo.

In una parola: automasturbatorio
Voto: 7
                                   

1 commento:

  1. Un film con la F maiuscola
    e che ha, tra l'altro, il merito di aver procurato l'oscarone a Ennione

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