"Ero diventato membro di quella che in quei giorni era una specie di massoneria, la massoneria dei cinefili, quelli che chiamavamo malati di cinema. Io ero uno degli insaziabili, uno di quelli che si siedono vicinissimi allo schermo. Perché ci mettevamo così vicino? Forse era perché volevamo ricevere le immagini per primi, quando erano ancora nuove, ancora fresche, prima che sfuggissero verso il fondo, scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore, finché sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo, non fossero ritornate nella cabina di proiezione. Forse lo schermo era veramente uno schermo. Schermava noi, dal mondo."

martedì 6 marzo 2012

Hugo Cabret


Titolo originale: Hugo
Regia: Martin Scorsese
Usa 2011, durata: 127 minuti

Tratto da "La straordinaria invenzione di Hugo Cabret" di Brian Selznick.
Cinque statuette su undici nomination. Ma in 2d non convince.
Ben Kingsley (Georges Méliès) non sembra poi così vecchio, né così artista.
Asa Butterfield (Hugo) risulta un orfano relativamente credibile e non suscita particolare empatia. La trama non è poi così magica.
Ad emozionare restano le citazioni cinematografiche.

In una parola: insipido
Citazione preferita: "Mi piace immaginare che il mondo sia un unico grande meccanismo. Sai, le macchine non hanno pezzi in più. Hanno esattamente il numero e il tipo di pezzi che servono. Così io penso che se il mondo è una grande macchina, io devo essere qui per qualche motivo. E anche tu!"
Voto: 6
        

Nessun commento:

Posta un commento