"Ero diventato membro di quella che in quei giorni era una specie di massoneria, la massoneria dei cinefili, quelli che chiamavamo malati di cinema. Io ero uno degli insaziabili, uno di quelli che si siedono vicinissimi allo schermo. Perché ci mettevamo così vicino? Forse era perché volevamo ricevere le immagini per primi, quando erano ancora nuove, ancora fresche, prima che sfuggissero verso il fondo, scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore, finché sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo, non fossero ritornate nella cabina di proiezione. Forse lo schermo era veramente uno schermo. Schermava noi, dal mondo."

giovedì 11 ottobre 2012

Elles


Regia: Malgoska Szumowska
Francia, Polonia, Germania 2011, durata: 96 minuti

Juliette Binoche interpreta un'affermata giornalista parigina di Elle alle prese con la stesura di un articolo sulla prostituzione femminile tra le studentesse.
La progressiva conoscenza di due giovani ragazze di umili origini che vendono il proprio corpo per potersi permettere gli studi (e mantenere uno stile di vita agiato) innesca ed accresce il coinvolgimento emotivo della protagonista al punto da influenzare e compromettere la sua esistenza personale e familiare.
La scoperta di un universo femminile totalmente estraneo e distante dalla propria vita, solo apparentemente realizzata ed appagante, sconvolge il fragile equilibrio di questa donna di mezza età, che una Juliette Binoche struccata e volutamente sciupata incarna fra sigarette, domande inquiete e sorrisi forzati.
Nonostante il soggetto potenzialmente molto interessante, il film non sviluppa nessun aspetto particolarmente originale e affronta un tema socialmente e moralmente delicato con un approccio decisamente banale e privo di stimoli.
Solo il finale sospeso tenta di riscattarsi da un alone tendenzialmente retorico e femminista, non riuscendo comunque a sfumare la mediocrità dell'intera pellicola.

In una parola: irrilevante
Voto: 4
               

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