"Ero diventato membro di quella che in quei giorni era una specie di massoneria, la massoneria dei cinefili, quelli che chiamavamo malati di cinema. Io ero uno degli insaziabili, uno di quelli che si siedono vicinissimi allo schermo. Perché ci mettevamo così vicino? Forse era perché volevamo ricevere le immagini per primi, quando erano ancora nuove, ancora fresche, prima che sfuggissero verso il fondo, scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore, finché sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo, non fossero ritornate nella cabina di proiezione. Forse lo schermo era veramente uno schermo. Schermava noi, dal mondo."

domenica 1 settembre 2013

Il grande Gatsby


Titolo originale: The Great Gatsby
Regia: Baz Luhrmann
Australia, Usa 2013, durata: 143 minuti

Luhrmann non rientra sicuramente nella rosa dei miei registi preferiti.
Non ho apprezzato Romeo + Giulietta di William Shakespeare, ho sopportato a fatica Moulin Rouge!, ho disdegnato Australia.
Eppure sono rimasta estasiata di fronte a Il grande Gatsby, tanto da volerlo contemplare sul grande schermo una seconda volta.
Ho trovato a dir poco coinvolgenti gli eccessi, lo sfarzo dei costumi e della scenografia, i colori saturi, la colonna sonora perfettamente stridente.
Per la quarta trasposizione cinematografica del romanzo di Francis Scott Fitzgerald la maison Prada ha creato quaranta esclusivi abiti da cocktail e da sera, ispirati a una selezione di modelli provenienti dalle sfilate degli ultimi vent’anni. I costumi sono nati dalla collaborazione fra il regista, l’amica Miuccia Prada e la leggendaria costumista Catherine Martin. L’attrice britannica Carey Mulligan (An Education, Non lasciarmi, Shame), nei panni di Daisy Carraway, ha sfoggiato una creazione particolarmente speciale: un abito da sera d’oro completamente ricoperto di cristalli.

In una parola: sfavillante
Citazione preferita: "Tu eri sempre presente, in ogni idea, in ogni decisione. E se qualcosa non è di tuo gusto, io la cambierò."
Voto: 8
              

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