Regia: Ferzan Özpetek
Italia 2014, durata: 110 minuti
Sulla scia di Magnifica presenza, ormai lontano anni luce dalla sensibilità e dalle atmosfere de Le fate ignoranti, Özpetek ci propina un melodramma del tutto privo di romanticismo, di profondità e soprattutto di originalità.
Contraddistinto da una recitazione a tratti penosa (additare Arca equivarrebbe a sparare sulla Croce Rossa) e dalla sciatteria della sceneggiatura, Allacciate le cinture è pervaso da un'insensatezza di fondo che non lascia scampo.
È un tipico esempio del risultato che si ottiene quando si vuole a tutti i costi raccontare una storia senza avere di fatto nessuna storia da raccontare.
In una parola: squallido
Voto: 2
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