"Ero diventato membro di quella che in quei giorni era una specie di massoneria, la massoneria dei cinefili, quelli che chiamavamo malati di cinema. Io ero uno degli insaziabili, uno di quelli che si siedono vicinissimi allo schermo. Perché ci mettevamo così vicino? Forse era perché volevamo ricevere le immagini per primi, quando erano ancora nuove, ancora fresche, prima che sfuggissero verso il fondo, scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore, finché sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo, non fossero ritornate nella cabina di proiezione. Forse lo schermo era veramente uno schermo. Schermava noi, dal mondo."

martedì 5 maggio 2015

La famiglia Bélier


Titolo originale: La Famille Bélier
Regia: Éric Lartigau
Francia 2014, durata: 105 minuti

Paula è una sedicenne francese cresciuta in una famiglia di sordomuti; ogni giorno si occupa della gestione di molti aspetti della vita lavorativa e sociale della propria famiglia: dalla mungitura delle mucche alla vendita del formaggio al mercato, dai rapporti telefonici con la banca alle traduzioni dal medico...Paula è il ponte tra i suoi genitori e tutti coloro che non parlano la lingua dei segni, ovvero la maggior parte del resto del mondo. Quando scopre di avere un talento speciale per il canto si trova di fronte alla fatidica scelta: rimanere ancorata alla quotidianità familiare o spiccare il volo alla ricerca del proprio futuro.
Il film è liberamente ispirato al romanzo autobiografico Les mots qu'on ne me dit pas di Véronique Poulain, nipote di un noto comico d'oltralpe.
Stupenda Louane Emera, così come i "genitori", François Damiens e Karin Viard.
Maa...l'insegnante di musica non ricorda terribilmente Paolo Kessisoglu?!

In due parole: teneramente piacevole
Citazione preferita: "Essere sordi non è un handicap, è un'identità."
Voto: 7
                         

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