"Ero diventato membro di quella che in quei giorni era una specie di massoneria, la massoneria dei cinefili, quelli che chiamavamo malati di cinema. Io ero uno degli insaziabili, uno di quelli che si siedono vicinissimi allo schermo. Perché ci mettevamo così vicino? Forse era perché volevamo ricevere le immagini per primi, quando erano ancora nuove, ancora fresche, prima che sfuggissero verso il fondo, scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore, finché sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo, non fossero ritornate nella cabina di proiezione. Forse lo schermo era veramente uno schermo. Schermava noi, dal mondo."

venerdì 28 febbraio 2014

Cenerentola a Parigi


Titolo originale: Funny Face
Regia: Stanley Donen (Cantando sotto la pioggia, Sette spose per sette fratelli)
Usa 1957, durata: 103 minuti

Dick Avery (Fred Astaire), intuitivo fotografo di una storica rivista di moda, trasforma un'intellettuale e trasandata commessa di libreria (Audrey Hepburn) in una sofisticata modella che incarna il nuovo ideale della donna americana.
Il personaggio maschile è dichiaratamente ispirato alla figura di Richard Avedon; il fotografo stesso, infatti, si occupò della supervisione delle riprese.
Così come per Sabrina, lo stilista Hubert de Givenchy fu incaricato di realizzare i costumi parigini della Hepburn, mentre il resto del guardaroba venne affidato ad Edith Head, la costumista più premiata della storia del cinema.
Al contrario di quanto accadrà con My Fair Lady, in questo film l'attrice canta senza essere doppiata; sua madre compare in un piccolo cameo.
Fred Astaire aveva recitato anche nell'omonimo musical di Broadway del 1927.

In una parola: zuccheroso
Citazione preferita: "Una rivista dev'essere come un essere umano: se entra in una casa deve dare il suo contributo."
Voto: 7
              

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